DECRETI ATTUATIVI
D.lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 - Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
– Appendice Normativa
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specifiche campagne.
In merito all’esposizione lavorativa i dati raccolti confermerebbero che:
- i livelli sonori riscontrati all’interno delle discoteche permangono eccessivamente elevati, eccedenti di circa 8
dB per un’esposizione giornaliera di otto ore i limiti di legge attualmente fissati;
- gli adempimenti previsti dalla normativa specifica sulla tutela nei luoghi di lavoro a carico dei gestori, quali
valutazione del rischio specifico, formazione ed informazione, misure tecniche ed organizzative per la
prevenzione, sorveglianza sanitaria ecc., non vengono osservati.
Analisi e soluzioni proposte
La normativa per la tutela dei frequentatori e dei lavoratori appare essere sufficientemente tutelante nei confronti di
danni uditivi in riferimento alle condizioni di esposizione rispettivamente previste, ma appare necessario garantirne
l’applicazione effettiva attraverso opportune iniziative.
Gli adempimenti da porre a carico dei gestori per contenere le esposizioni dei frequentatori appaiono chiare:
adeguate valutazioni preventive da parte dei Tecnici Competenti, utilizzo di limitatori, opportuna distribuzione
degli spazi interni ai locali.
Altrettanto chiari sono gli adempimenti a carico dei gestori, come datori di lavoro per la tutela dei lavoratori nei
confronti dei danni uditivi: adozione di opportune misure organizzative con adeguata sorveglianza sanitaria,
informazione e formazione e, ove possibile, utilizzo di adeguati DPI ecc...
Allo stato attuale risulta estremamente difficoltoso verificare il reale livello di ottemperanza da parte dei gestori alle
norme vigenti a causa delle carenze dei controlli da parte degli organi di vigilanza preposti (ARPA ed ASL) in
rapporto agli orari di normale attività dei locali, oggettivamente difficoltosa da condurre su questa tipologia di locali,
ed anche complesso il controllo del il livello di qualità tecnica delle soluzioni eventualmente adottate.
Appare inoltre necessario sottolineare che risultano del tutto assenti previsioni e riferimenti normativi che facciano
riferimento ai danni extrauditivi da rumore, in particolare in riferimento alle abitudini dei frequentatori delle
discoteche non risultano considerati i possibili effetti sull’equilibrio e sullo stato psicomotorio in generale
dovuti al rumore elevato, quale possibile concausa, rispetto anche alle sinergie negative rappresentate dal
con
sumo di alcolici o di droghe, del fenomeno delle “stragi del sabato sera”.
Tali aspetti sarebbero tutti meritevoli di approfondimento con opportuni studi specifici, ampiamente motivati dalla
importanza sociale, economica e sanitaria del fenomeno.
Alla luce delle considerazioni sopra espresse appare evidente che le azioni da intraprendere devono risultare
funzionali al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1.
realizzazione di controlli che si dimostrino efficaci nel garantire il rispetto dei limite di legge esistenti;
2.
coinvolgimento attivo nella tutela della propria salute dei frequentatori e dei lavoratori delle discoteche.
Metodo di approccio suggerito per il raggiungimento degli obiettivi
Si propone come prima azione da intraprendere per il raggiungimento del primo obiettivo una più attenta verifica
preliminare in fase di autorizzazione nel controllo delle valutazioni di impatto acustico rispetto alla scelta ed
installazione degli impianti in relazione alla struttura dei locali stessi, prevedendo la necessità di zone di
“compensazione” al fine di garantire periodi di “riposo acustico” per gli utenti e per i dipendenti, utili a
mitigare gli effetti dell’esposizione a livelli sonori elevati.
Una seconda azione potrebbe essere costituita dall’obbligo per il gestore di installazione di sistemi automatici di
controllo e regolazione degli impianti, tarati in maniera tale da non consentire il superamento dei limiti
prefissati, dotati di protezione contro le manomissioni.
I vantaggi di tale soluzione sarebbero rappresentati dal fatto che in qualsiasi momento, anche in orario diverso
rispetto alla normale attività notturna, l’organo di vigilanza sarebbe in grado di effettuare controlli utilizzando
fonometri per verificare direttamente in loco che la diffusione al massimo degli impianti non ecceda i limiti di
taratura, ovvero più semplicemente di verificare l’integrità delle protezioni antimanomissioni.
Limiti e svantaggi delle soluzioni proposte
Una terza azione alternativa potrebbe consistere nell’obbligo di posizionare sistemi automatici di registrazione in
continuo del livello sonoro prodotto. I vantaggi sarebbero rappresentati dalla facilità di riscontro dei dati registrati da
parte dell’organo di vigilanza.
Limiti: facilità di elusione applicando schermature esterne facilmente rimovibili in caso di controlli, con registrazione
di dati contraffatti, utilizzabili anche in sede di contenzioso in assenza di dimostrazione della avvenuta
contraffazione.
Una quarta azione potrebbe consistere nell’obbligo per i lavoratori delle aree a maggiore esposizione di indossare
specifici dosimetri.
Vantaggi: si disporrebbe di dati di registrazione ambientale dinamici e non fissi rispetto a sistemi di registrazione
automatici, con possibilità di riscontro diretto da parte dell’organo di vigilanza
Per l’obiettivo 2:
a) anche al fine di dare una immediata percezione del rischio espositivo potrebbe essere introdotta una
disposizione legislativa che preveda
l’adozione di una specifica segnaletica orizzontale e verticale che